La sconfitta del Trapani a Brindisi contro il Francavilla dimostra che i giochi non sono chiusi, che nonostante il vantaggio dilapidato il Lecce è ancora in gioco e che bisogna crederci fino alla fine.
Ora bisogna mantenere alta la concentrazione, perché all’ultima vittoria in terra calabrese, raggiunta in una partita altrettanto difficile di quella odierna con la Reggina, i giallorossi non hanno dato seguito, finendo per pareggiare in maniera incredibile una partita che sembrava già vinta.
Anche oggi il Lecce ha palesato difficoltà che sembrano ormai diventate endemiche, anche oggi i cambi di Liverani (e il cambio di tattica) hanno destato qualche dubbio, però non è mai mancata l’intensità. Una partita che il Lecce poteva chiudere nel primo tempo, ma che la Reggina avrebbe potuto anche pareggiare nel finale.
Ma il calcio è anche questo e i giallorossi contestati domenica scorsa avrebbero ampiamente meritato di vincere contro il Siracusa, per quanto di questo aspetto si sia parlato molto poco in settimana.
Oggi il Lecce è però sembrato più squadra delle ultime partite. La speranza è che la ritrovata vittoria ed il ritiro romano abbiano giovato, anche se la serenità e con essa la lucidità sono venute a mancare nel finale. Domenica prossima, al Via del Mare, con una situazione del tutto diversa, con le pressioni più tangibili, sarà molto importante che questa squadra dimostri di essersi scrollata di dosso la paura che ha caratterizzato le ultime partite.
La sconfitta del Trapani ci dice un’altra cosa, ovvero che è inutile guardare calendari, fare tabelle o conteggi. Bisogna guardare solo alle proprie partite, una per una e poi alla fine fare i conti.
Quindi sotto con il Fondi, poi si vedrà.
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